I ROBOT DEL SESSO...ADDIO ALLE BAMBOLE GONFIABILI
In arrivo i robot del sesso: bambole dall'aspetto bellissimo
sempre accondiscendenti. Il rischio non è però aumentare le insicurezze con
l’altro sesso?
I robot del sesso sono bambole dall’aspetto femminile create
per impersonare la donna “perfetta”: rispettano i canoni estetici e
caratteriali desiderati dall’acquirente e abbandonano i problemi di approccio,
i diverbi e i contrasti, gli abbandoni e i rifiuti che solitamente si
incontrano in una relazione reale.
I robot del sesso sono l’evoluzione della la bambola
gonfiabile: hanno le sembianze di una pornostar con un corpo estremamente
curato e pronuncia le parole giuste al momento giusto, esattamente ciò che
vorrebbe sentirsi dire l’uomo interessato a godere della sua compagnia.
Non può ancora camminare, ma in compenso è sufficientemente
snodata per un rapporto sessuale, condivide gli interessi dell’aspirante
partner, possiede ogni tratto somatico da lui desiderato, non invecchia mai e
promette una fedeltà garantita e sicura e, al contrario di una donna reale, è
letteralmente nelle mani di un uomo cui non può sottrarsi: il robot del sesso
non va a lavoro, non frequenta le amiche, non nutre passioni oltre a quelle
contemplate dal suo “padrone”, non riflette sotto ottiche differenti, non discute,
non si esprime, non cambia look, non ha gli occhi azzurri anziché verdi, non
indosserà mai un abito o un trucco sgradito, e con il trascorrere del tempo non
si riempirà di rughe, né ingrasserà o dimagrirà.
Tutto “perfetto” fin qui…Ma dove lo mettiamo l’aspetto
relazionale tra due persone?
Il rapporto mancherà di reciprocità, gradualità e
spontaneità, ma anche dell’incontro di due identità perché il robot del sesso,
non essendo umano, non è dotato di questo tratto tipico dell’uomo: la bambola
non attraversa l’infanzia, l’adolescenza, l’età adulta
e l’anzianità, non è in grado di selezionare il partner in base alle esigenze e
tratti personali, si limiterà solamente a funzionare come un giocattolo
maneggiabile per il cliente che finalmente dichiara di aver trovato una
sostituta alla ragazza in carne ed ossa.
La diffusione del fenomeno robot del sesso ha scatenato ben
presto reazioni contrastanti: se da un lato il robot del sesso suscita scalpore
e indignazione, dall’altro si afferma come un sogno finalmente realizzato…la
ricerca dell’amante perfetta, irreale, totalmente pertinente ai bisogni
maschili.
Pensare di essere inadeguati nelle relazioni interpersonali
è una delle tante possibili opzioni che conducono alla selezione di un partner robotico
che confermerebbe l’idea di partenza in un circolo vizioso, difficile da
individuare senza un aiuto terapeutico.
Stando all’opinione dei programmatori tale invenzione è
finalizzata a sopperire il vuoto interiore degli acquirenti, soli e
insoddisfatti. Una soluzione del genere, tuttavia, potrebbe alleviare la
sofferenza in un primo momento, immediatamente dopo l’acquisto, per poi
rafforzare e peggiorare con il tempo il malessere, in un circolo vizioso
disfunzionale: rifiutare il rapporto con gli esseri umani significa accantonare
l’eventualità di “fare esperienza” di emozioni, pensieri e sensazioni che
nascono dall’interazione, e quindi di gioire e soffrire insieme, subire un
abbandono o un rifiuto, deludere ed essere delusi, confrontarsi con le
discrepanze che rendono le persone uniche in quanto tali e consentono una
potenziale crescita.
il rischio del robot del sesso è di aumentare le insicurezze
nell’incontro con l’altro sesso, evitare le paure, le responsabilità ed
eventuali apprendimenti che permettono di propendersi al futuro con maggior
consapevolezza e crescita. Una relazione con un essere umano, seppur
impegnativa e talvolta scottante, avvia un’esperienza potenzialmente produttiva
per conoscere sé stessi e gli altri e quindi sentire la sofferenza e il piacere,
migliorare i punti di forza e fronteggiare gli elementi di debolezza, cosa che
non sembra verificarsi in un rapporto con un robot.
Laureata in Psicologia Applicata, Clinica e della Salute con indirizzo Devianza e Sessuologia PsicoSessuologa in formazione
Specializzata in Dipendenze Patologiche (in formazione)
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