ESIBIZIONISMO: La ricerca di un applauso fuggente


“L’esibizionista è alla ricerca di un simbolico applauso fuggente”

Nell’immaginario collettivo, pensiamo all’esibizionista come una persona che indossa un’impermeabile e che, appostandosi dietro ad un albero, compare all’improvviso mostrandosi nella sua nudità. Pensata così, potrebbe anche far sorridere, però dietro a questa scena quasi comica, si celano dei comportamenti offensivi che vanno a ledere la sensibilità della malcapitata vittima.

Ma che cos’è l’esibizionismo? Parliamo di parafilia esibizionista quando un individuo prova eccitazione erotico-sessuale nel mostrare i propri genitali a persone sconosciute e non consenzienti con l‘intento di sconvolgerle. Durante questi atti, l’individuo può masturbarsi, magari nella speranza di far suscitare nella vittima prescelta, comportamenti voyeuristici o magari per scioccarla prepotentemente.

L'esibizionismo appartiene alle perversioni coercitive (ovvero che vengono agite senza il consenso dell'altro) e che non prevedono contatto; come nel voyeurismo, la persona esprime la sua pulsione mettendo la vittima nelle condizioni di sottostare alla sua violenza a distanza. Questa parafilia può essere inserita fra le condotte devianti che impiegano il canale visivo: tutto si gioca in una dinamica fra chi espone e chi è obbligato a vedere. Vittima e individuo parafilico vengono legate nel gioco perverso in cui il piacere dell'uno diventa abuso dell'altro.

Solitamente queste azioni, che avvengono in contesti aperti quali parchi, centri commerciali, zone pubbliche, non terminano con un contatto diretto fra esibizionista e vittima. Egli mantiene sempre uno spazio fra sé e l'altro, un limite che gli consente di avere margine per ritirarsi e per non entrare in un vero rapporto; la paura più profonda dell'esibizionista è infatti l'intimità della relazione. Ciò che eccita profondamente questo soggetto non è intraprendere una attività sessuale reale, il vero stimolo erotico nasce dalla fantasia di scioccare chi osserva e di imporgli il proprio volere. Il fine dell'atto esibizionistico non è mai quello di sedurre: tutto il piacere deriva esclusivamente dall'esibizione.

Manifestazioni esibizioniste si ritrovano anche fra i banchi di scuola di adolescenti che, un po’ per gioco, un po’ per bramosia del rischio, attivano atti masturbatori durante le ore di lezione, eccitandosi nel vedere infastidire la propria compagna di banco che, rimarrà scioccata da tali comportamenti inopportuni.

Quella che può sembrare una bravata adolescenziale, in realtà, potrebbe sfociare in un disturbo esibizionista da adulto se coesistono nel ragazzo dei fattori di rischio predisponenti, quali: un abuso emozionale infantile, piuttosto che una sessualizzazione precoce, un'ipersessualità o abusi sessuali pregressi. Dobbiamo fare molta attenzione a questi tipi di atteggiamenti nei nostri ragazzi e promuovere interventi precoci!!!

Dott.ssa Salucci Serena
Laureanda in Psicologia Applicata,
Clinica e della Salute con indirizzo
Devianza e Sessuologia;
PsicoSessuologa in formazione.
 

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