Conoscersi: LE INFINITE SFUMATURE DELLE DONNE
Lo scultore Famie
McCartney ha impiegato 4 anni per produrre la sua straordinaria scultura “The great wall of Vagina”. Ha chiesto a
400 donne di poter riprodurre la loro vagina con un calco. Un muro di vagine per far capire alle donne che non esiste
la vagina perfetta, ognuna è diversa e per questo unica. Molte donne, infatti,
spesso ricorrono alla vaginoplastica perché pensano che i propri genitali siano
brutti. Ma come sono fatti i genitali femminili? Vi siete mai osservate?
Innanzitutto possiamo dividere gli organi genitali femminili
in esterni ed interni. La parte
esterna dei genitali femminili prende il nome di vulva ed è composta da: monte
pubico (l’area adiposa-grassa che ricopre la sinfisi pubica), le grandi labbra che variano di forma e
dimensione da donna a donna e costituiscono l’analogo dello scroto nell’uomo,
le piccole labbra (nascoste dalle
grandi labbra) due strette pieghe di pelle senza peli che racchiudono il vestibolo (una struttura a forma di
mandorla che racchiude il meato uretrale e l’ostio vaginale), il clitoride (posizionato nella parte
anteriore del vestibolo e delle grandi labbra) una piccola massa di tessuto
erettile omologa al pene composto sia dal frenulo che dal prepuzio.
Passando agli organi interni, l’apertura esterna della vagina
è coperta da una membrana che si chiama imene
(ha la funzione di proteggere la bambina dalle infezioni fino alla pubertà)
varia di forme e dimensione da donna a donna. La vagina è un canale dalle pareti sottili situato tra vescica e retto
lungo da 7 a 13 cm, definito “canale virtuale” perché in stato di riposo le
pareti vaginali aderiscono strettamente tra di loro e non c’è nessun
canale. L’utero è lungo circa 7cm e largo 5cm e ha la forma di una pera capovolta;
è formato da corpo, fondo (dove si inseriscono le tube di Falloppio) e dal collo (anche detto cervice). L’apertura
dell’utero in vagina si chiama ostio
cervicale e secerne un muco che cambia di consistenza e composizione
durante il ciclo mestruale, ma contribuisce anche alla lubrificazione durante
il rapporto sessuale.
È molto difficile conoscere bene l’anatomia femminile ma
iniziamo ad osservarci di più, a capire come ci sentiamo se sfioriamo tutte le
nostre parti. Possiamo partire col disegnare la nostra vagina e poi metterci
davanti allo specchio per vedere com’è realmente e per approfondire appieno la
conoscenza di noi stesse e sentirci bene con il nostro corpo perché come dice
lo scultore McCartney “ogni vagina è diversa e per questo unica” .
Dott.ssa Jessica Guarino Laureata in Psicologia Applicata,
Clinica e della Salute indirizzo Devianza e Sessuologia
PsicoSessuologa in formazione
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