INCREDIBILE LETTERA DI UN EX ADEPTA: La vita in mano a un debito karmico.
Oggi vorrei condividere con voi una lettera “illuminante”,
per quanto sconvolgente. È stata scritta da una ragazza che, in un momento
“buio” della sua vita, è stata adescata da una setta, la quale le ha promesso
la salvezza dell’anima se avesse pagato il suo debito karmico. Si, pagato
migliaia di euro per liberare dal peccato la sua anima. Buona lettura!
“Mi trovavo in un
periodo particolarmente triste della mia vita, una separazione alle spalle e i
miei genitori ricoverati in due ospedali diversi. La separazione da mio marito
poi aveva rafforzato il mio legame con loro. Uscendo dall’ospedale caddi in un
pianto ininterrotto. Un amico che non vedevo da tempo mi avvicinò e iniziò a
parlarmi di un metodo sicuro per ritrovare la serenità e soprattutto capace di farmi
capire perché mi stava capitando tutto questo. Fissammo e andai con lui in un
luogo dove per entrare bisognava togliersi le scarpe e indossare le pantofole,
tutte le persone presenti si mostravano sorridenti e molto gentili nei miei
confronti. Notai che andavano ad inchinarsi e a fare strani riti davanti a un
qualcosa che loro chiamavano oggetto sacro.
Un dirigente era a
disposizione per ogni mia domanda, e lui, dopo avermi ascoltato mi disse:
<Tutto ciò che ci viene dato è dovuto al nostro Debito karmico, più il debito è pesante, più si hanno sofferenze,
sia fisiche che materiali. Però se vuoi vedere la tua vita cambiare, hai
trovato la strada giusta. Avrai modo di comprendere, di accettare e soprattutto
di aiutare i tuoi genitori>.
Erano anni che ero
alla ricerca di risposte e mi sembrò che finalmente mi venissero date. Iniziai
a frequentare assiduamente e a fare offerte sempre più consistenti. Finii in un
limbo dove esisteva solo questa mia nuova religione. Neanche gli scontri, a
volte violenti, con mio fratello o mio padre riuscivano a farmi ragionare. Solo
i consigli dei miei dirigenti erano da me apprezzati e temuti. Intanto il senso
di colpa e la paura di non fare mai abbastanza per ridurre il mio debito
karmico diventarono sempre più forti. Se tu non fai offerte <volontarie>
e non ti impegni assiduamente per gli interessi del credo, Dio ti fa
compensare: <ti si rompe la macchina, ti rubano la borsetta, perdi il
lavoro… tutte le calamità si abbatteranno su di te>, continuavano a ripetere.
Chi poi lasciava la <fede> veniva raggiunto da una montagna di disgrazie.
Prima la mamma, poi
mio padre se ne andarono, allora i dirigenti cominciarono a far leva sul mio
lutto. <Il lavoro al Centro aiuterà spiritualmente i tuoi antenati e quindi
i tuoi genitori defunti>. Così mi ritrovai con sempre più incarichi da
portare avanti: pulizie e lavori di ogni genere per il Centro. Ogni momento
libero lo passavo là, ero come presa da un vortice, preda di questa spirale,
continuavo a girare senza meta.
Rendermi conto di
quello che ero diventata e dell’inutilità di tutti quei gesti non è stato
semplice; facile è entrare in questi gruppi, anche perché non siamo informati
sul reale scopo che questi hanno quando avvicinano le persone in un momento di
fragilità. Uscire non è altrettanto semplice, purtroppo, e le ferite che ti
restano dentro sono tante. Spero che questa mia testimonianza possa servire ad
altri. “
Questa lettera credo che parli da se. Quanto è difficile
riuscire a capire fino in fondo i nostri sentimenti? Quanto può essere facile
invece, “aggrapparsi” ad un qualcosa che ci fa illudere di stare finalmente
bene? Viviamo in un mondo in cui esistono molte persone che stanno lì, in
agguato, pronte a cogliere la nostra sofferenza per un proprio guadagno
monetario. Ci fanno illudere che “loro” hanno la verità in mano, che solo
“loro” hanno la conoscenza e la chiave di volta per risolvere i nostri
problemi. Apriamo gli occhi, non è così. Non esistono persone che sono
illuminate da un Dio inventato, da un’energia che li eleva fino a diventare
loro stessi il Dio capace di purificarti dai tuoi peccati. Non esiste alcuna
religione che chiede sacrifici fisici, monetari. Non esiste persona alcuna che
ti “regala” soldi in cambio di niente. Non esiste niente di tutto ciò.
Quando abbiamo un problema, quando stiamo vivendo un periodo
buio della nostra vita, dovremmo innanzitutto comprendere che fa parte de gioco
chiamato “vita”. Ci saranno sempre dei momenti tristi, difficili, momenti in
cui pensiamo che non ce la possiamo fare, però per fortuna, esistono tanti
professionisti a cui rivolgersi; professionisti che potranno aiutarci sempre a
capire di più noi stessi e a costruire un percorso efficace per uscire dal
“tunnel”. Siamo grandi persone, dotate di pensiero, sentimenti, capacità di rialzarsi
sempre!!! Non rifugiamoci in queste piccole sette che ci promettono serenità,
guadagno, salvezza. Solo guardandoci dentro e ascoltandoci, possiamo veramente
capire dove si trova la gioia e la forza necessaria per giocare a questo
bellissimo gioco chiamato VITA!!!
Dott.ssa
Salucci Serena
Laureanda
in Psicologia Applicata,
Clinica
e della Salute con indirizzo
Devianza
e Sessuologia;
PsicoSessuologa
in formazione.
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